Capitolo 12 :: 12. La polvere degli angeli Pubblicato: 06-09-08 - Ultimo aggiornamento: 06-09-08
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Santa Ana Maya, 22 Luglio 1985
- 12 - LA POLVERE DEGLI ANGELI
Col passare del tempo Timotsu ed i suoi si erano corrotti e continuavano a passare da una parte all'altra della barricata diffondendo panico, morte e distruzione fra i villaggi che si trovavano sul suo cammino: il K5 era diventato uno squadrone incontrollabile tanto che lo stesso Hayato (K4), in una riunione con Lincoln (K2), Kenny Field (K3) e Paul Liedelberg (K7), aveva detto che ci avrebbe fisicamente pensato lui a risolvere la situazione col fratello, eliminando il problema alla radice.
Ed Hayato non usava mai eufemismi per dire le cose.
Tutto quello che usciva dalla sua bocca, sarebbe stato eseguito personalmente da lui e dai suoi uomini. Anche se questo si sarebbe risolto eliminando fisicamente e con le proprie mani in un duello, il suo fratello gemello.
Paul una volta aveva sostenuto che per compiere tutte quelle azioni disastrose di cui si macchiavano quelli del K5, sarebbe probabilmente dovuto all'assunzione di sostanze stupefacenti. Una tra queste sembrava correre per la maggiore fra i soldati e nelle varie strade delle città principali. Veniva chiamata «PCP».
Poi Paul aveva spiegato brevemente cosa aveva sentito su questa sostanza conosciuta oltretutto con il nome di «Angel Dust» o «Polvere degli Angeli».
Ma il suo vero nome era «Phencyclidin» o, in termini più scientifici etichettata come «1,1-phenyl-cyclohexilpiperdine».
Farmaco creato originariamente come un anestetico generale per la chirurgia umana, usato anche come potente analgesico che produceva la perdita di conoscenza senza intaccare la respirazione o senza provocare arresto cardiaco. La PCP nella sua forma più pura, consisteva in una polvere bianca, dal gusto amarognolo che poteva essere sniffata ma anche tagliata con altre sostanze. Solubile in acqua tanto da poter anche essere mischiata e spruzzata sulla marijuana e quindi fumata come una banale sigaretta.
Paul Liedelberg aveva anche detto loro per sentito dire che questa PCP non era solo il classico "ammazza-dolore" ma provocava una sensazione di totale mancanza di peso, simile ad ogni esperienza "al di fuori dal corpo". Da un punto di vista strettamente fisico, creava una esperienza così disordinata e confusionale da perdere totalmente il contatto con la realtò, col corpo e con tutto ciò che vi era attorno. Ma poi, se sovra-usata, poteva portare anche ad una esperienza di morte apparente però limitata dalle due alle otto ore, creando la sensazione in chi la provava di essere simili a super-eroi e di poter facilmente alzare grandi pesi o fare grandi e potenti azioni al di là della soglia del dolore fisico.
E giravano voci che la culla di diffusione della PCP fosse Morelia, una delle città può grandi del Michoàcan e dove sapevano che risiedesse il dottor Joe Rodriguez Cardillo, medico personale e migliore amico di Edmundo Suarez.
Cardillo che aveva costruito in pochissimo tempo una clinica specializzata soprattutto in chirurgia estetica.
Una clinica di lusso attorno a cui l'infinita cerchia della povertà mendicava e si arrabattava per sopravvivere. Una specie di oasi del lusso in una città che non era altro che lo specchio più splendente della povertà e della miseria in cui vivevano le persone normali.
Paul, in una di queste riunioni, aveva sostenuto infatti che forse Timotsu ed i suoi uomini facessero continuamente uso di questa sostanza perchè altrimenti non si sarebbe potuto spiegare il motivo per cui il K5 era il gruppo più spietato sia con i nemici che con i loro stessi compagni.
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